BIOCHRONOLOGY OF PLIO-PLEISTOCENE MAMMALIAN FAUNAS ON THE ITALIAN PENINSULA: KNOWLEDGE, PROBLEMS AND PERSPECTIVES

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Maria Rita Palombo

Abstract

Palombo M.R., Biocronologia dei complessi faunistici a grandi mammiferi del Plio-Pleistocene della penisola italiana:
problemi, conoscenze, prospettive. IT ISSN 0394-3356, 2004.
L’assetto biocronologico fin ad ora proposto per i complessi a grandi mammiferi dalla penisola italiana si base essenzialmente su bioeventi di comparsa e scomparsa e quindi sui classici criteri di assenza/presenza di definiti taxa, rinnovi faunistici, “grado evolutivo” di taxa appartenenti a ben definite linee filetiche, riconoscimento di “associazioni tipiche”. Gli schemi attualmente in uso forniscono una scansione biocronologici dettagliata dei complessi faunistici italiani, tuttavia, quanto maggiore è la quantità di dati di nuovo acquisizione e quanto più dettagliata diviene la sequenza bioeventi riconosciuti, tanto più difficile risulta operare correlazioni a grande scala. Le analisi multivariate (finalizzate alla definizione di “gruppi” di faune locali tra loro ben discriminabili, ciascuno dei quali costituente un insieme di taxa presumibilmente vissuti in uno stesso intervallo temporale in definite aree geografiche, coerente dal punto di vista ecologico) possono fornire un mezzo utile di indagine per una prima definizione di complessi faunistici che abbiano una più ampia valenza biocronologica. I risultati ottenuti per complessi faunistici a grandi mammiferi della penisola italiana dal Pliocene medio al Pleistocene medio, con analisi di somiglianza e di ordinamento dei beventi, suggeriscono di considerare quali biocroni di più alto rango due complessi faunistici: il complesso “ Villafranchiano + Galeriano inferiore” (local faunal assemblages, LFAs, del Pliocene medio e superiore e del Pleistocene inferiore), qui denominato “complesso faunistico arcaico” (AFC), e il complesso “Galerian medio e superiore + Aurelian inferiore” (LFAs del Pleistocene medio), qui denominato “complesso faunistico moderno” (MFC). Inoltre, possono essere considerati quali possibili biocroni di rango inferiore i seguenti gruppi: I = Villafranchiano inferiore; II = Villafranchiano medio + Villafranchiano superiore; III = tardo Villafranchiano superiore + Galeriano inferiore; IV = Galeriano medio e superiore; V = Aureliano inferiore. La separazione fra i due gruppi principali evidenzia il profondo rinnovamento faunistico che si realizza alla fine del Pleistocene inferiore. La riorganizzazione dei complessi a grandi mammiferi, che caratterizza la transizione tra il complesso che riunisce le LFAs del tardo Villafranchiano e del Galeriano inferiore (Pleistocene inferiore) e quello delle LFAs del Galeriano medio, superiore e dell’Aureliano inferiore (Pleistocene medio), può essere correlata con il deterioramento climatico del tardo Pleistocene inferiore (da circa 1,1 a circa 0,8 Ma). Su queste basi, sembrerebbe, quindi, auspicabile una ridefinizione dell’Età a mammiferi (Land Mammal Age, LMA) ” Galeriano”, come a suo tempo proposta per le faune a mammiferi della penisola italiana.
Vengono anche brevemente discussi la definizione di biocronologia ed i suoi criteri di applicazione.

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How to Cite
Palombo, Maria Rita , trans. 2004. “BIOCHRONOLOGY OF PLIO-PLEISTOCENE MAMMALIAN FAUNAS ON THE ITALIAN PENINSULA: KNOWLEDGE, PROBLEMS AND PERSPECTIVES ”. Alpine and Mediterranean Quaternary 17 (2/2): 565-82. https://amq.aiqua.it/index.php/amq/article/view/513.
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